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È stato un fotografo molto controverso. C’è chi dice che Helmut Newton1 fosse un fotografo adatto per un pubblico che elogiasse le sue immagini soltanto per giustificare le proprie fantasie guardando pornografia su carta patinata con la scusa dell’arte fotografica e dove le donne fossero semplicemente oggetto di piacere.
Per me è stato un artista capace di rubare l’anima nella sua immensa bravura e questi sono doni e la sua fortuna di averli saputi riconoscere e averli usati al massimo. Di lui mi accontenterei di avere la millesima parte del suo talento. Newton con la sua idea visionaria di interpretare la sensibilità estetica ed erotica, coglie nel profondo le sollecitazioni dei sensi proprio dalla semplicità, se vogliamo una sensualità imposta, non indotta. Ma la mia è solo una visione molto personale, diciamo che il fotografo realizza quella che io chiamo la Magnifica illusione che per quanto mi riguarda, è la via maestra per fare delle buone fotografie.
Di lui Matthias Harder2 dice: ”Helmut Newton è una figura difficile da inquadrare. La maggior parte di noi crede di conoscere il suo lavoro, almeno nei suoi aspetti più importanti. Ma l’opera del fotografo tedesco-australiano è così prestigiosa ed emblematica che qualunque analisi sistematica con qualche pretesa di esaustività è destinata a fallire. Un approccio adeguato all’opera di Newton potrebbe essere uno studio di come il fotografo metteva in scena le sue immagini, attuato attraverso l’analisi di una selezione di fotografie scattate in quarant’anni di attività e che illustrano in modi molto diversi, le tre principali tipologie del lavoro di Newton: moda, nudi e ritratti, a volte tutti in un unico scatto”.
- Helmut Newton, Berlino 31 ottobre 1920 – Los Angeles, 23 gennaio 2004 è stato un fotografo tedesco naturalizzato australiano, famoso in particolare per i suoi studi sul nudo femminile. ↩︎
- Matthias Harder Storico dell’Arte e Responsabile della Helmut Newton Collection ↩︎
