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La pittura realistica di Edward Hopper1 dimostra che dipingere la realtà non è una semplice copia di ciò che vediamo, bensì soltanto la nostra interpretazione.
I suoi quadri dai cui soggetti si evince una forte solitudine sono incredibili; in ognuno di loro, sembra che chi guarda senta un disagio quasi a profanare la quotidianità rappresentata nella tela. Le sue donne sono vere, incantevoli, non si accorgono di essere svelate anche nella loro nudità. La fotografia, arte giustamente subordinata alla pittura, si ritrova nei lavori di Hopper soprattutto nei generi street, reportage e ritrattistica. Lui un maestro, capace di far innamorare e di far comprendere la realtà americana della prima metà del secolo scorso.
- Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – Manhattan, 15 maggio 1967) è stato un pittore e illustratore statunitense. Considerato uno dei maggiori pittori statunitensi del XX secolo, Hopper era esponente del cosiddetto realismo americano e divenne particolarmente noto per i suoi dipinti che raffiguravano lo stile di vita americano e le molte sfaccettature dell’American Way. Le sue opere hanno influenzato numerosi artisti a lui successivi e hanno ricevuto il consenso di critica e pubblico. Nel 2018 il suo dipinto a olio su tela Chop Suey (1929) è stato venduto a 93 milioni di dollari, diventando una delle opere più costose di sempre. ↩︎