Le baiser, anni 1960 Robert Doisneau
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La fotografia è una magnifica illusione perché non è l’espressione visiva di un fatto reale, ma è l’espressione visiva di un fatto immaginato. È il tentativo di prendere soltanto delle parti della realtà, quindi diventa una scelta e pertanto una finzione. La fotografia è una scelta intellettuale e, soprattutto con la fotografia contemporanea, è una messa in scena di quello che tu pensi, quindi, una magnifica illusione. Il Bianco e Nero incarna esattamente questo concetto.
C’è una ragione per la quale amo la fotografia in bianco e nero (soprattutto la fotografia antica). Il bianco e nero ti offre la possibilità di non osservare un’immagine soltanto con gli occhi, ma di guardare anche con il cervello ed il cuore perché, il dato mancante, cioè il colore, ci spinge a viaggiare con l’immaginazione. Ci invita a chiudere gli occhi, in cerca di emozioni che le parole non potranno mai spiegare, come se fossimo all’interno di una macchina del tempo. Nella fotografia in bianco e nero, non si esegue una copia della realtà, ma si coglie cosa c’è dietro, o meglio cosa c’è dentro in ciò che abbiamo davanti a noi. Saranno i chiaroscuri, i giochi di ombre e luci a permettere questo, e, mai nessuna foto a colori potrà eguagliarne la magnificenza.
Oggi il bianco e nero vorrei servisse a ricordare che mai nessun muro potrà dividere le persone.
